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Pubblicato il 02 Agosto 2022

Che cosa conta davvero? Dalla predicazione di sant’Antonio un insegnamento per le nostre vite

Lo scrive fra Antonio Ramina, rettore del Santo, sull’ultimo numero del «Messaggero di sant’Antonio»

L’incertezza è qualcosa da temere? La programmazione e l’organizzazione perfetta ci fanno sentire al sicuro o paradossalmente rischiano di trasmetterci un senso di precarietà? Cosa conta davvero nelle nostre vite, materiali e spirituali, quando sembrano “andare a rotoli”? Cosa rende qualcosa o qualcuno veramente «essenziale»?

La predicazione di sant’Antonio nella XIII dopo Pentecoste ci consegna un messaggio che può insegnarci qualcosa di noi anche a 800 anni di distanza da quando sono state pronunciate. Lo racconta padre Antonio Ramina, rettore della Basilica del Santo, sulle colonne del «Messaggero di sant’Antonio» di luglio-agosto.

Leggi l’articolo “Che cosa conta davvero?” di fra Antonio Ramina sul «Messaggero di sant’Antonio»

 

«Quando flutti tempestosi minacciano, ai naviganti non gli importa più nulla delle cose materiali, né tornano loro in mente i piaceri di questo mondo; gettano fuori della nave anche quelle cose per le quali avevano intrapreso lunghe navigazioni».

Sant’Antonio, XIII dopo Pentecoste

 

 

Immagine: Naufragio ex voto, Madonna con Bambino e sant’Antonio, dipinto su ardesia, sec. XVII, Museo Antoniano - Mostra della Devozione Antoniana
Crediti foto: Giorgio Deganello, Archivio Messaggero di sant’Antonio