L’incendio che nel 2019 devastò la cattedrale di Notre-Dame di Parigi ha rappresentato per il mondo intero un doloroso promemoria della fragilità dei grandi monumenti storici.
L’«orribil meteora» del 1394, il «guasto» del 1513, la grandine devastatrice del 1834. Sono solo alcuni degli eventi che, nel corso di 800 anni, hanno rischiato di distruggere il santuario che dal 1232 ospita i sacri resti di sant’Antonio e, da allora, accoglie migliaia di pellegrini e devoti in preghiera.
In occasione della Festa della Traslazione delle Reliquie del Santo, nota con il nome popolare di Festa della Lingua, che si celebra oggi, Ettore Frabonaldo, nell’articolo “Una Basilica per accogliere” pubblicato sul «Messaggero di sant’Antonio», racconta la storia della costruzione della “nuova chiesa” per custodire le spoglie del Santo.