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Pubblicato il 11 Ottobre 2021

La festa al Santo per l'insediamento del nuovo rettore p. Antonio Ramina

Le immagini della celebrazione presieduta da S. E. mons. Fabio Dal Cin e il saluto del rettore ai devoti

Ieri, domenica 10 ottobre 2021, in Basilica del Santo molti devoti hanno salutato con gioia l'inizio ufficiale del ministero del nuovo rettore, padre Antonio Ramina, nominato da papa Francesco lo scorso 8 settembre.

A presiedere la celebrazione è stato il delegato pontificio per la Basilica di S. Antonio, S.E. mons. Fabio Dal Cin, che ha concelebrato insieme al rettore e al Ministro della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, padre Roberto Brandinelli.

Nella gallery fotografica alcune immagini della celebrazione.

La santa messa integrale può essere rivista sul canale YouTube del «Messaggero di sant'Antonio» - clicca qui

Al termine della celebrazione, padre Antonio ha salutato e ringraziato tutta l'assemblea liturgica, affidandosi all'intercessione di sant'Antonio e alla preghiera dei presenti.

Di seguito le parole del rettore:

 

Ciò che desidero esprimere è soprattutto un grande ringraziamento al Signore per le molte modalità con cui si sta facendo presente nella mia vita.
Sappiamo che il Signore si fa vicino a ciascuno di noi non in maniera astratta, ma soprattutto attraverso la concretezza delle persone.
E dunque ringraziare il Signore significa per me ringraziare persone in carne e ossa.
Innanzitutto S.E. Mons. Fabio Dal Cin per la sua vicinanza, per l’incoraggiamento che sin da subito mi ha mostrato, per le sue parole di benedizione e di consegna. Poter accogliere attraverso di lei, mons. Fabio, questo nuovo servizio mi ricorda una cosa importante: mi viene affiato un compito dalla Chiesa e per la Chiesa, per la comunità.
E a proposito di comunità, ringrazio tutta questa assemblea liturgica, il sindaco di Padova e tutte le autorità civili, le autorità militari, religiose, tutti i sacerdoti che hanno concelebrato questa eucarestia, tutti i fedeli; tutti voi qui presenti; davvero tutti. Accolgo la presenza di ciascuno di voi come segno corale, comunitario, di un cammino che, se è cristiano, si può e si deve fare solo insieme.
Ringrazio i miei familiari qui presenti e tutte le persone che conosco e che hanno voluto essere qui: è proprio grazie alla presenza di voi tutti che mi rendo conto che il servizio affidatomi è un compito importante, ma nello stesso tempo è un dono che desidero accogliere con gioia e nella gratitudine.
Ringrazio il mio ministro provinciale, p. Roberto, e tutti i miei frati per la fiducia che mi hanno accordato e per gli innumerevoli, concretissimi, preziosi segni di collaborazione che già mi hanno mostrato.
Nei giorni scorsi molte sono state le persone che mi hanno domandato cosa significa per me essere il rettore della Basilica di Sant’Antonio. Chiaramente non lo so con precisione; lo si impara camminando. Ma almeno una cosa vorrei dire: spero di riuscire – non dico ad imitare sant’Antonio, sarebbe evidentemente troppo pretenzioso e forse anche retorico – ma per lo meno spero di riuscire a lasciarmi ispirare da lui.
In alcuni suoi tratti qualificanti: la sua capacità innata di non parlare a caso, ma di dire parole che contano e che nascono dall’ascolto di Dio e dei modi in cui parla nella realtà, e dalla preghiera; la fortissima vicinanza di sant’Antonio a tutte le persone che sbagliano e che però scelgono di chiedere perdono e di ripartire, sempre (Antonio: sempre lontano da ogni forma di male, ma sempre vicino a chi sbaglia e sceglie di ripartire…. Sempre si può ripartire!); la coraggiosa denuncia del Santo contro ogni forma di sopruso e di ingiustizia, una denuncia che è diventata in sant’Antonio e in tantissimi frati dopo di lui aiuto concreto rivolto alle più diverse forme di povertà e solitudine.
Mi affido dunque all’intercessione di questo sant’Antonio dal volto orante, coraggioso e accogliente verso tutti. E mi affido alla vostra preghiera.
Grazie.

padre Antonio Ramina, Rettore della Pontificia Basilica di S. Antonio