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Pubblicato il 29 Marzo 2021

L'emozionante rievocazione del naufragio di Sant’Antonio a Capo Milazzo

Le immagini più significative del suggestivo evento nell'ambito del progetto "Antonio 20-22"

Sono passati 800 anni esatti da quando il venticinquenne fra Antonio, malato, si imbarcò dal Marocco per tornare a casa, nel suo Portogallo. Ma venti contrari spinsero la nave verso altri lidi, fino a coinvolgerlo in un rocambolesco naufragio, finito sulla spiaggia del promontorio di Capo Milazzo, in seguito denominata "Baia di Sant'Antonio". Qui venne assistito dai pescatori locali e poi dai confratelli francescani di Messina, con i quali, rimessosi in sesto, raggiunse dopo alcuni mesi Assisi, per incontrare il fondatore dell'Ordine, frate Francesco.

Ed è stato il naufragio, riproposto in chiave storico-simbolica, il centro dello speciale evento tivù e social di sabato 27 marzo nella suggestiva baia siciliana che ha rievocato il naufragio del Santo, e con esso anche quello dei molti migranti che ancora oggi fuggono dalla miseria e dalla fame. 

Una delegazione di frati padovani, presieduta dal rettore fra Olivero Svanera, ha portato a Capo Milazzo una reliquia maggiore di S. Antonio, protagonista della rievocazione.
Imbarcato al Porto di Milazzo su un mezzo nautico della Guardia Costiera, il busto con la reliquia ha effettuato il periplo del Capo e raggiunto la baia.
All’approdo sulla spiaggetta sotto il santuario è seguito un momento di silenzio e di preghiera, interrotto dall’accoglienza festosa di alcuni bambini in rappresentanza degli abitanti di Capo Milazzo.
Il "Santo" è quindi risalito lungo la scogliera, portato a spalla dagli isolani, per arrivare al santuario della grotta per una breve celebrazione religiosa.

L'evento è stato l'occasione anche per inaugurare l'opera "Voca me" dell’artista milazzese Mariagrazia Toto, un’istallazione artistica di ispirazione antoniana dedicata al tema dell’accoglienza, che galleggia sullo specchio d’acqua prospiciente il santuario rupestre.

La scelta della data dell'evento, il 27 marzo, ha voluto ricordare quello straordinario momento universale di preghiera davanti alla minaccia della pandemia voluto da papa Francesco un anno fa. Sotto la pioggia battente, in una Piazza S. Pietro deserta, il Santo Padre commentò il brano di Marco 4,35-41 nel quale è raccontata la tempesta che colpì la barca degli apostoli sul lago di Tiberiade: «Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti».

La rievocazione di sabato scorso ha voluto così ricordare, oltre al naufragio di sant’Antonio, anche tutte le vittime della pandemia, gli immigrati morti nel Canale di Sicilia e i tanti “naufragi” materiali ed esistenziali che si sono consumati in questo tempo di pandemia.

Guarda la gallery fotografica con le immagini della suggestiva giornata in questa pagina.

La registrazione integrale della diretta è disponibile sul canale YouTube "Messaggero di sant'Antonio" al link https://youtu.be/gBvz1gD5KEY o sulla pagina Facebook "Sant'Antonio - I frati della basilica"
(NB: la diretta inizia al minuto 5' 37'', l'intero evento dura 1h 20' circa)

 

 

 

 

Photo credit: © Antonio La Malfa - Progetto "Antonio 20-22"