Undicesima video-meditazione: "Antonio, naufrago in Sicilia: le persone buone del posto si prendono cura di lui e lo salvano"

Tredici martedì con sant'Antonio, 26 maggio 2020
A cura di p. Paolo Floretta

Ascoltiamo

Dal Vangelo di Matteo, il Giudizio Universale: «Rispondendo, il re dirà loro: “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”» (Matteo 25,40).

Meditiamo

Chiare, potenti, lapidarie le parole di Gesù: «L’avete fatto a me». Ci tolgono dagli alibi, radicati e nutriti dalle paure più antiche e naturali e, anche per questo, più manipolate e manipolabili. Gesù ci libera da queste disumanizzanti paure per dirci che siamo molto più di esse: «Non siete le vostre paure: siete figli del Padre, che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. La vostra vita vale molto più di molti passeri». Essere in uscita è spiaggiarsi sulla nostra umanità, liberi da accecanti timori.

Preghiamo

Signore Gesù, liberaci dal morso delle nostre paure più disumanizzanti, che cancellano dal nostro volto la somiglianza con te. Concedici di allungare e dare la nostra mano ai tanti naufraghi di umanità che incontriamo ogni giorno. Concedici di dare una mano a Te. Amen

Riflettiamo

  • Chi o cosa temo nell’incontrare l’altro?
  • Cosa perdo se non lo incontro come fratello o sorella?
  • Cosa posso fare, oggi stesso, per allungare la mia mano in aiuto di qualcuno che attraversa la mia spiaggia?

Preghiera a sant'Antonio

Caro sant’Antonio, concedici un po’ del tuo infuocato coraggio con cui hai attraversato paure e ingiustizie. Guarisci i nostri occhi perché vedano Colui che è presente nei fratelli. Amen.