Seconda video-meditazione:
"Nutrire gli abitanti del pianeta"

Tredici martedì con sant'Antonio, martedì 22 marzo 2016
A cura di p. Francesco Ruffato

Introduzione

Condividere il pane quotidiano con chi non ce l’ha, perché dal mondo scompaiano la fame e l’inaccettabile discrepanza tra la ricchezza di pochi e l’estrema povertà di più di 800 milioni di persone. A questo ci esorta p. Francesco nella meditazione odierna, la seconda del cammino dei 13 martedì verso la festa di sant’Antonio.

Ascoltiamo

«Le folle interrogavano Giovanni Battista: “Cosa dobbiamo fare?”... “Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto”».
(Lc 3, 11)
«I pensieri dei ricchi di questo mondo sono: custodire le cose conquistate e sudare nel conquistarne altre; e perciò raramente o mai si trova in essi la vera contrizione; essi la disdegnano perché fissano l'animo nelle cose transitorie». (Sant’Antonio, Mercoledì delle Ceneri)

Meditiamo

Il pane manca e il pane si spreca. Il pane marcio dello sfruttamento e dell’illegalità. C’è diversità di pane: quello che alimenta e quello che strozza. E quello che è accumulato in casa di pochi. 
Il 43% dei prodotti coltivati a scopo alimentare viene effettivamente consumato. La terra produce per sfamare 9 miliardi e mezzo di persone, ma milioni di esseri muoiono di fame. Questo è il problema della nostra epoca. Siamo tutti responsabili dello spreco degli alimenti, dell’illegalità macroscopica, supportata dal pane nero dell’evasione fiscale e della corruzione, dalla criminalità organizzata, dalla clandestinità finanziaria.

Preghiamo

Indicami, Signore, la parte di spreco, di cui sono peccatore, la mia parte d’amore per vincere l’egoismo. Che io non stimi più Caino e ami Gesù, l’essere più caro che mai il nostro pianeta abbia generato per poter tornare a essere un giardino di fratelli. Dammi cuore, Signore, per amarli come me stesso.

Riflettiamo

  • Noi cristiani recitiamo il «Padre nostro» chiedendo e ottenendo il pane quotidiano: quanto ne finisce nella pattumiera?
  • Qualcuno ritiene che ci si impegni di più a eliminare gli affamati che la fame. Sei d’accordo?
  • Pensa all’ultima volta che hai dato del cibo a un affamato o magari solo una semplice offerta. Che sentimento hai provato?

Preghiera a sant'Antonio

Caro sant’Antonio, ti chiedo un cuore grande per vedere i tanti poveri del nostro pianeta. Molti non hanno di che vivere a sufficienza per più di un giorno. Sono milioni di bambini in povertà. Il nostro pianeta è terra di Dio. Se rispettassimo questa verità, nessuno morirebbe di fame o di stenti.