Nona video-meditazione:
"Accogliere chi scappa dalla guerra"

Tredici martedì con sant'Antonio, martedì 10 maggio 2016
A cura di p. Antonio Ramina

Introduzione

La meditazione di oggi, sul tema di grande attualità dell'accoglienza di chi scappa dalla guerra, parte dal presupposto che la persona e la vita vanno difese, prima di tutto, prima di ogni legge o interesse.

P. Antonio ricorda inoltre che il Santo nei Sermoni scrisse che talvolta tutti ci sentiamo forestieri, anche quando siamo a casa nostra, se non siamo capaci di vivere relazioni pacifiche e armoniose. Ecco quindi che accogliendo concretamente lo straniero, il profugo, non sarà soltanto lui a sentirsi più a casa ma anche noi, mettendo in gioco risorse che non sapevamo di avere e instaurando rapporti di cui non ci credevamo capaci.

Ascoltiamo

«Quando un forestiero dimorerà presso di voi... lo tratterete come colui che è nato fra di voi. Tu l’amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri». (Lv 19,33-34)

«Tutti siamo forestieri, perché veniamo da un altro luogo». (Sant’Antonio, Domenica III dopo Pasqua)

Meditiamo

Non sempre è facile essere accoglienti. Ci viene bene, forse, con le persone che ci stanno simpatiche, che non sconvolgono i nostri ritmi, le nostre tasche. Più impegnativo è aprire lo spazio concreto della nostra vita a coloro che ci toccano il cuore con il peso delle loro storie drammatiche, non solo commuovendoci, ma anche domandando, talvolta silenziosamente, di essere aiutati senza troppi ragionamenti, per ritrovare le basilari condizioni della loro dignità. E questo ci chiede uno slancio di generosità e la capacità di perdere qualcosa di noi stessi.

Preghiamo

Ridonaci, o Signore, il senso della tua carità e aiutaci a superare la nostra mortificante inerzia. Riaccendi nel nostro cuore il tuo «amorepassione», il tuo folle amore per il rischio, la tua incrollabile fiducia nella vita di ogni essere umano. Liberaci da ogni tiepidezza perché possiamo portare a tutti il tuo annuncio di comunione e di pace.

Riflettiamo

  • Da chi hai ricevuto accoglienza e ascolto nei momenti di bisogno?
  • Quali forme concrete di ospitalità oggi puoi mettere in atto anche tu?
  • Quali timori potrebbero trattenerti dal condividere qualche cosa del tuo tempo o del tuo spazio?

Preghiera a sant'Antonio

A te ci rivolgiamo fiduciosi, sant’Antonio, nostro amico accogliente e ti chiediamo di farci diventare almeno un poco simili a te, capaci di offrire la nostra ospitalità e protezione a chi si trova nel pericolo.