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Pubblicato il 15 Maggio 2024

Di quando la peste colpì Padova e il convento del Santo

Nel «Messaggero di sant’Antonio» di questo mese il direttore racconta le due terribili epidemie del 1576 e del 1630

Quattro anni fa imperversava nel mondo la pandemia da Covid-19, e in molti pensarono alle terribili epidemie dei secoli passati, ricordate da artisti e scrittori. Tra tutte, la famigerata peste descritta mirabilmente da Alessandro Manzoni nei Promessi sposi, che si scatenò nel Nord Italia tra il 1630 e il 1631, decimando la popolazione e infuriando con particolare virulenza nelle città più popolose. Anche la Città del Santo ne venne colpita, e con essa la vita della comunità del Santo, ma non fu l’unica volta…

Nel «Messaggero di sant’Antonio» di maggio fra Massimiliano Patassini racconta alcune delle più difficili epidemie di peste che colpirono Padova in diverse occasioni, in particolare il contagio del 1576 e quello del 1630. Tempi duri e funesti, che però non hanno fatto venire meno la devozione al Santo né la sua protezione, alla quale con tanta insistenza e intensità i padovani e le genti attorno si affidarono.

Leggi l’articolo “La peste” di fra Massimiliano Patassini nel «Messaggero di sant’Antonio» di maggio

 

© Giorgio Deganello / Archivio Messaggero di sant’Antonio – Soggetto: Chiostro del Paradiso, in Basilica del Santo, a Padova.