È bello poterci augurare anche quest’anno: buon Natale!
Un augurio che non ci impedisce di guardare la realtà nella quale viviamo con occhi sinceri. Le guerre in Ucraina, a Gaza, nel Sud Sudan, i cristiani uccisi in Nigeria ci ricordano quanto sia fragile la pace e quanto sia prezioso e per nulla scontato il dono della serenità nella vita delle nostre famiglie.
Papa Leone ci ha ricordato che la pace è un dono grande, che dobbiamo coltivare con pazienza e cuore aperto. Non serve fare cose straordinarie: basta scegliere ogni giorno di vivere con rispetto e gentilezza, accogliere chi è diverso da noi, tendere la mano a chi è nel bisogno.
Gesù che nasce nella semplicità della mangiatoia ci invita a coltivare proprio questi gesti nel nostro quotidiano per riaccendere nelle nostre vite la speranza.
Il suo è un invito a non chiuderci nelle nostre paure, ma a costruire ponti di dialogo e di solidarietà, partendo dalle piccole realtà che ci appartengono: la nostra famiglia, gli amici, la comunità.
Così il mio augurio per questo Natale è che tu possa offrire calore e conforto a chi è solo, metterti accanto a chi soffre per donargli una carezza, uno sguardo, un gesto di attenzione, un tempo di ascolto e dialogo.
Celebrare il santo Natale serve proprio a far sì che ognuno di noi possa diventare portatore di quel messaggio eterno di amore che supera ogni barriera e a credere che anche un piccolo gesto di generosità può cambiare il mondo.
Dalla Basilica di sant’Antonio, a nome dei frati, un grande abbraccio e una preghiera per ciascuno di voi.
Buon Natale e felice anno nuovo dai frati della Basilica e del Messaggero di sant’Antonio!
p. Giancarlo Zamengo, direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio»