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Pubblicato il 13 Dicembre 2025

La normalità che diventa martirio: i beati francescani del Perù nella Cappella del Tesoro

Nel video il rettore ricorda la testimonianza fra Miguel e fra Zbigniew che parla ancora oggi di dialogo, speranza e fecondità

In basilica del Santo, nella Cappella del Tesoro, acconto alle reliquie insigni di sant’Antonio, sono custodite anche le reliquie dei martiri francescani del Perù.

Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 31 e 33 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane, furono sequestrati la sera del 9 agosto 1991 da un commando armato di guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso, che li condannò a morte perché «con l’attività caritativa e solidale addormentano la coscienza rivoluzionaria del popolo».

A dieci anni dalla loro beatificazione avvenuta nel 2015, il rettore padre Antonio Ramina ricorda la testimonianza di fra Miguel e fra Zbigniew, beatificati insieme a don Alessandro Dordi, sacerdote fidei donum bergamasco, ucciso anche lui in Perù da Sendero Luminoso 16 giorni dopo i due francescani.

La loro vita ordinaria accanto al popolo, la dedizione ai poveri, l’annuncio del Vangelo e la scelta di restare nonostante il rischio rivelano uno stile diverso ma radicato in Gesù.

Una memoria che oggi parla di dialogo, speranza e fecondità, nel cuore della Basilica del Santo.