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Pubblicato il 26 Agosto 2025

Dal Santo alla Chiesa di San Francesco a Pirano, il 30 agosto torna nella sua sede originaria la pala di Vittore Carpaccio custodita dai frati per salvarla dalle bombe della Seconda guerra mondiale

Alle ore 18.30 in Sala dello Studio Teologico al Santo a Padova il “Saluto a Carpaccio” prima della partenza dell’opera per la Slovenia

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Saranno presenti il rettore della basilica padre Antonio Ramina e padre Luciano Bertazzo del Centro Studi Antoniani. Giovanna Baldissin Molli del Museo Antoniano presenterà la tela e le sue vicende storiche. Seguiranno visita della pala al museo e concerto con il Coro da camera del Concentus Musicus Patavinus. Ingresso libero fino a esaurimento posti


Quella della Pala della Madonna col bambino, i santi Ambrogio, Pietro, Francesco, Antonio, Chiara, Giorgio e due angeli musicanti di Vittore Carpaccio, firmata dall’artista e datata 1518 per il convento di Pirano e attualmente custodita nel Museo Antoniano del complesso basilicale del Santo, è una storia che coinvolge le due sponde dell’Adriatico (Italia e Slovenia), due conventi (quello di Sant’Antonio a Padova e quello di San Francesco a Pirano), istituzioni religiose, Belle Arti e privati, sullo sfondo della Seconda guerra mondiale fino ai nostri giorni.

Allo scoppiare delle ostilità belliche nel 1940, la pregevole opera realizzata da Carpaccio (Venezia, 1465 circa – Capodistria, 1526), illustre pittore veneziano celebre in particolare per i grandi teleri a carattere narrativo dipinti per le Confraternite veneziane, venne messa al riparo. Pirano in quegli anni faceva parte della Provincia religiosa del Santo e il trasferimento del dipinto dalla Chiesa di San Francesco a un luogo più sicuro va inserito nell’importante azione di tutela promossa dalla Direzione Generale di Antichità e Belle Arti dello Stato Italiano, rivolta alle opere d’arte che correvano gravi rischi a causa dello stato di guerra. Per l’area della Venezia Giulia, del Friuli e dell’Istria il conte Leonardo Manin mise a disposizione la propria villa di Passariano di Codroipo (UD), che divenne un deposito di oggetti artistici provenienti da quelle zone. A Villa Manin rimase per tre anni, per poi, in tutta fretta, venire nuovamente spostata.

L’armistizio del settembre 1943, con il conseguente capovolgimento della situazione politica italiana, aveva infatti reso insicura la tutela delle opere d’arte concentrate a Villa Manin e si comunicò ai singoli proprietari che lo desiderassero la restituzione delle opere. Non era però possibile dialogare con Pirano perché poco prima i frati erano stati prelevati da una pattuglia di SS ed erano ancora chiusi nelle carceri di Trieste. Perciò fu Padova il naturale interlocutore, nella persona del ministro provinciale padre Andrea Eccher. La pala venne riconsegnata il 29 ottobre 1943 e fu, con tutta ragionevolezza, portata direttamente nel convento del Santo.

La restituzione della pala al luogo originario di collocazione è un atto importante, a lungo ricercato e perseguito dalla Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova dei Frati minori conventuali e dal Museo Antoniano. La felice concomitanza della visita ufficiale del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella a Lubiana e nella Repubblica di Slovenia, del 10 e 11 settembre prossimi, non fa che sancire ancor più la grande collaborazione intercorsa tra studiosi, religiosi e autorità civili dei due Paesi in questi anni. Il ricollocamento del dipinto nella chiesa per cui era stato realizzato è un atto che porta a compimento un desiderio e un processo iniziato e perseguito da tempo dai frati della basilica del Santo d’intesa con i confratelli di Pirano.

Sabato 30 agosto alle ore 18.30 in Sala Studio Teologico della Pontificia Basilica di S. Antonio di Padova si terrà l’evento “Saluto a Carpaccio”, nell’occasione del ritorno della pala di Vittore Carpaccio alla chiesa di San Francesco di Pirano. Saranno presenti padre Antonio Ramina, rettore del Santo, padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani, e Giovanna Baldissin Molli che illustrerà la pala e le sue vicende storiche, con visita alla pala nel Museo Antoniano. A seguire “Dipinti in melodia: Carpaccio e le musiche rinascimentali del XVI secolo” con il Coro da Camera del Concentus Musicus Patavinus diretto dal M° Ignacio Vazzoler.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Scarica il promemoria dell'evento 

 

Leggi il comunicato completo con la storia delle pala di Vittore Carpaccio.