Quinta video-meditazione:
"Salvare la dignità di chi ha perso il lavoro"

Tredici martedì con sant'Antonio, martedì 12 aprile 2016
A cura di p. Giorgio Laggioni

Introduzione

Salvare la dignità di chi ha perso il lavoro è opera di misericordia quanto mai attuale, dato che da sempre uomo e lavoro sono binomio indissolubile, ma soprattutto oggi per molti si tratta di un rapporto spezzato e da ricostruire. Nella sua meditazione p. Giorgio evoca l’aiuto di sant’Antonio per le persona che non hanno lavoro, soprattutto i giovani a cui oggi spesso viene negata la speranza nel futuro.

Ascoltiamo

«Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento, versa sangue chi rifiuta il salario all’operaio». (Sir 34,22)

Meditiamo

La storia del mondo inizia con un lavoro divino: la creazione, gioia di Dio e anche dell’uomo. Per la disobbedienza di Adamo la gioia si mutò in pianto e divenne fatica, inizio di ogni disarmonia cui pose rimedio la redenzione, con Gesù che ridona dignità anche al lavoro, lavorando con le sue stesse mani. Gli squilibri economici e sociali, che oggi si manifestano pure nella perdita del lavoro, vanno affrontati ponendo al primo posto la dignità della persona. Nuove realtà come la globalizzazione della finanza, dell’economia, dei commerci e del lavoro, mai devono violare la dignità e la centralità della persona umana. (cfr. San Giovanni Paolo II - Omelia in occasione del Giubileo dei lavoratori a Tor Vergata, 1 maggio 2000).

Preghiamo

Ti invochiamo, Dio misericordioso, perché siano superati i momenti e i motivi di crisi, perché non manchi il lavoro per onorare la dignità di tutti, perché il lavoro non sia mai un’alienazione per nessuno; ma, al contrario, il lavoro aiuti l’uomo ad essere più uomo, nella piena attuazione della giustizia, della libertà e della pace. (cfr. San Giovanni Paolo II - Preghiera per i lavoratori, 19 marzo 1981).

Riflettiamo

  • Il lavoro è un diritto e un bene per l’uomo. A quali valori dovrebbero ispirarsi i politici e i responsabili dell’economia per salvaguardarlo?
  • La Chiesa riconosce nella disoccupazione una «vera calamità sociale», soprattutto in relazione alle giovani generazioni. Come possono le comunità cristiane venire loro incontro? 
  • Cambiano le forme storiche in cui si esprime il lavoro umano. Come conciliare questi cambiamenti con il rispetto dei diritti inalienabili dell’uomo?

Preghiera a sant'Antonio

Caro sant’Antonio, che hai sempre aiutato e consolato chiunque sia ricorso a te nelle sue necessità, soccorri chi si trova ferito nella sua dignità per la perdita del lavoro o per non riuscire a trovarlo. Benedici le nostre famiglie e aiutaci a restare saldi nella fede e nell’amore.