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Pubblicato il 13 Maggio 2025

Giugno Antoniano 2025, Pellegrini di speranza con sant’Antonio per costruire un mondo migliore

Presentata oggi la 19° edizione della rassegna antoniana con 32 eventi dal 23 maggio al 28 giugno e le celebrazioni della Tredicina e della Festa di Sant’Antonio

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Speranza è la parola chiave del Giugno Antoniano 2025, non una parola “statica”, ma “dinamica”, in movimento, come i “Pellegrini di speranza” del motto del Giubileo ordinario in corso. Una speranza che cammina sulle gambe di uomini e donne, di ieri e di oggi, per testimoniare che sì, un mondo migliore è possibile, se tutti si mettono in cammino insieme. Come aveva scritto Papa Francesco a mons. Rino Fisichella ancora nel 2022, per tracciare le coordinate del Giubileo allora in programma: «Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. […] Tutto ciò però sarà possibile se saremo capaci di recuperare il senso di fraternità universale, se non chiuderemo gli occhi davanti al dramma della povertà dilagante che impedisce a milioni di uomini, donne, giovani e bambini di vivere in maniera degna di esseri umani. Penso specialmente ai tanti profughi costretti ad abbandonare le loro terre. Le voci dei poveri siano ascoltate».

L’immagine scelta per questa edizione del Giugno Antoniano, intitolata non a caso “Pellegrini di speranza con sant’Antonio”, è l’affresco di Achille Casanova “Antonio dona l’eucarestia e il pane” (1903, ambulacro sinistro, Basilica del Santo), dove Antonio è all’interno di una mandorla di luce a simboleggiare la speranza.

Ma questa rassegna antoniana si apre anche con un pellegrinaggio umano e di Chiesa che finisce - quello terreno di Papa Francesco, il primo papa a usare il nome del Santo di Assisi -, e uno che comincia - quello pontificale del nuovo Papa Leone XIV, il cardinale Robert Francis Prevost, che meno di una settimana fa è salito al soglio di Pietro. Un agostiniano, un missionario americano dalle radici miste francesi, italiane, iberiche, che l’8 maggio scorso dalla Loggia della Benedizione della Basilica Vaticana ha salutato il suo popolo con le parole: «La pace sia con tutti voi […]. Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. […]. Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “Con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato». Ancora il camminare, dunque, il pellegrinaggio.

E quante suggestioni suscitano tutte queste circostanze nei devoti di Antonio, il Santo per antonomasia che prima di abbracciare l’ordine di San Francesco era stato un frate agostiniano, poi da francescano andò missionario in Marocco, diventò profugo e camminò dalla Sicilia a Padova come pellegrino.

Simbolo di una Chiesa in cammino e dell’essere pellegrini di speranza, tra gli appuntamenti del Giugno Antoniano, c’è sicuramente “En Route con sant’Antonio”, l’evento antoniano di quest’estate, a tal punto significativo da aver ottenuto il patrocinio ufficiale del Giubileo 2025. È organizzato dai frati conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova insieme alla Custodia dei frati minori conventuali di Francia e Belgio. Collegherà in 60 tappe a piedi nel nome di Antonio il centro della Francia con l’Italia del Nord, presentando il Santo come modello di «pellegrino di Speranza», lungo le strade da lui percorse 800 anni fa. Punto di partenza saranno le grotte di sant’Antonio site a Brive-la-Gaillarde (Nuova Aquitania), dove il Santo abitò nel 1226. Punto d’arrivo la Basilica di Sant’Antonio a Padova, principale centro propulsore dell’iniziativa, che coinvolge però l’intera famiglia francescana d’Italia e di Francia, grazie al patrocinio dei frati delle diverse obbedienze, delle federazioni delle clarisse, delle suore francescane di vita attiva, dei laici dell’ordine francescano secolare (info su www.antonio800.org – l’evento sarà presentato al pubblico e alla stampa martedì 27 maggio alle ore 10.30 in Sala Studio Teologico al Santo).

Quest’anno il Giugno Antoniano si caratterizza anche per i molti i luoghi giubilari in Diocesi di Padova coinvolti a vario titolo nella rassegna. Partendo dai luoghi giubilari “francescani”, il principale, ovviamente, è la Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, che ospiterà molti eventi e le celebrazioni religiose in onore del Santo, che avranno il clou il 13 giugno, Solennità di S. Antonio, con la Santa Messa Solenne e la Processione, con il popolo di Antonio in cammino per le vie della città. Il secondo è il Santuario antoniano dell’Arcella, dove Antonio andò in visita nel 1227 e dove probabilmente stese i suoi Sermones, che vedrà, tra i vari eventi, anche il tradizionale “Transito di Sant’Antonio” del 12 giugno, che ricorda gli ultimi istanti di vita di frate Antonio. Il terzo è a Camposampiero (in provincia di Padova ma Diocesi di Treviso) il Santuario della Visione, dove frate Antonio dimorò in una cella del piccolo convento trascorrendo molte ore in preghiera e contemplazione, tanto che secondo la tradizione ebbe la grazia di vedere e accogliere fra le braccia il Bambino Gesù. Ed è qui che il 12 giugno 1231 il francescano ebbe un malore e, sentendo vicina sorella morte, chiese e ottenne dai suoi frati di essere condotto a Padova. Tra i luoghi giubilari diocesani nel Giugno Antoniano 2025 sono coinvolti idealmente due importanti luoghi della cura e della carità: l’Opera della Provvidenza Sant’Antonio a Sarmeola di Rubano (PD) e le Cucine Economiche Popolari (CEP) della Fondazione Nervo-Pasini a Padova, opera ultracentenaria della Chiesa patavina. La prima realtà sarà protagonista della seconda edizione di “OPSA in Prato” (dal 20 al 23 giugno, vari orari e location, la principale il Lobo di Santa Giustina), con la partecipazione anche di alcuni gruppi di ospiti con disabilità fisica, intellettiva o acquisita dei servizi sociosanitari della struttura. I volontari delle CEP saranno inoltre premiati per il loro servizio in occasione della consegna del “Premio della Bontà 2025” da parte dell’Arciconfraternita del Santo il 31 maggio.

Il Giugno Antoniano invita a essere pellegrini di speranza, ma anche donatori di speranza attraverso Caritas Sant’Antonio ETS, che nel 2024 ha realizzato 98 progetti di sviluppo nel mondo, per oltre 3 milioni e 300mila euro a sostegno dei più poveri. La sua mission è «Essere con gli ultimi, là dove non c’è speranza» e, come ogni anno in vista della Solennità del Santo, lancerà la campagna di solidarietà “13 Giugno”. Due i progetti in programma: uno in Italia e l’altro in Africa, entrambi promossi da Frati Minori Conventuali. Il primo sosterrà la realizzazione del “Centro di Ascolto e Aggregazione” all’interno del “Parco della Fraternità”, nella periferia urbana ed esistenziale di Palermo, dove vivono tantissimi bambini e giovani, anche stranieri, e dove ogni giorno la cronaca parla di disagio e devianza minorile. Nella struttura, una volta ultimata, un’equipe di educatori e psicologi supporterà la crescita dei ragazzi. Il secondo progetto in Burkina Faso prevede l’ampliamento del Centro medico “Massimiliano Kolbe”, realizzato alcuni anni fa sempre grazie al sostegno dei devoti di sant’Antonio, e diventato il punto di riferimento per 120.000 persone, poiché l’ospedale più vicino si trova a 100 chilometri, ma ora servono altri posti letto, nuovi spazi per il Pronto Soccorso e altri ambulatori.

La rassegna antoniana, giunta quest’anno alla sua 19° edizione, è stata illustrata questa mattina in Sala dello Studio Teologico in Basilica del Santo a Padova da padre Antonio Ramina, Rettore della Basilica di Sant’Antonio a Padova; Nereo Tiso, Consigliere del Comune di Padova; don Leopoldo Voltan, Vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Padova; Lorenza Maria Baggio, Assessora alla Cultura del Comune di Camposampiero; fra Valerio Folli, Direttore di Caritas sant’Antonio ETS; Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Antonio Santocono, Presidente di Camera di Commercio di Padova. Ha contribuito alla realizzazione della manifestazione anche Confindustria Veneto Est. A coordinare l’incontro, padre Giancarlo Zamengo, Direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio».

Tutti gli appuntamenti del Giugno Antoniano 2025 sono a ingresso gratuito e libero fino a esaurimento posti, salvo ove indicato diversamente.

 

⇒ Il cartellone completo con tutti gli eventi culturali e le celebrazioni religiose è disponibile alla pagina dedicata Giugno Antoniano

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Il Giugno Antoniano 2025 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, Museo Antoniano, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella.

La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Confindustria Veneto Est.

Il Giugno Antoniano 2025 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 800 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.

La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.

A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti organizzano la manifestazione.

 

INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org – Facebook: Giugno Antoniano - www.padovanet.it
Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org