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Pubblicato il 27 Gennaio 2020

“Aprite le porte alla vita”, domenica 2 febbraio per la Giornata per la vita 2020 una speciale celebrazione in basilica

Nella santa messa delle 11.00 la benedizione delle coppie che desiderano avere figli e di quelle già in attesa. Celebrazione trasmessa anche in streaming web

«Aprite le porte alla vita» è lo slogan scelto dalla CEI per la 42ª “Giornata nazionale per la vita” che sarà celebrata in tutte le diocesi domenica 2 febbraio.

Nella nostra basilica la santa messa presieduta dal rettore padre Oliviero Svanera sarà celebrata alle ore 11.00 e trasmessa come di consueto anche in diretta streaming web.

Si tratta di una celebrazione speciale, con una benedizione dedicata alle mamme in dolce attesa, alle coppie che desiderano un figlio e a quelle che, stringendo tra le braccia il proprio bambino, ritornano per ringraziare il Santo.

Un evento particolarmente sentito dai devoti, che ogni anno arrivano numerosi, e spesso anche da fuori regione, per pregare il Santo dei miracoli, colui che intercede in modo speciale. Verranno lette anche alcune testimonianze di grazie ricevute

Durante la celebrazione eucaristica, il rettore e gli altri celebranti invocano sulle coppie l'intercessione di Maria, Madre di Dio e della Chiesa, e una prima benedizione di Dio per intercessione di sant’Antonio, quindi una seconda speciale benedizione a seconda dei casi: per la salute di mamma e bambino durante la gestazione e il parto, per chiedere il dono della maternità e della paternità, per ringraziare perché quel dono è arrivato.

 

Dal Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 42ª Giornata Nazionale per la Vita:

«Ospitare l’imprevedibile - L’ospitalità della vita è una legge fondamentale: siamo stati ospitati per imparare ad ospitare. Ogni situazione che incontriamo ci confronta con una differenza che va riconosciuta e valorizzata, non eliminata, anche se può scompaginare i nostri equilibri.

È questa l’unica via attraverso cui, dal seme che muore, possono nascere e maturare i frutti (cf Gv 12,24). È l’unica via perché la uguale dignità di ogni persona possa essere rispettata e promossa, anche là dove si manifesta più vulnerabile e fragile. Qui infatti emerge con chiarezza che non è possibile vivere se non riconoscendoci affidati gli uni agli altri. Il frutto del Vangelo è la fraternità».

 

 

Credit foto: Archivio Messaggero di sant’Antonio – “Sant’Antonio che protegge una mamma con bambino”, illustrazione di Valentina Salmaso, 2006