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Pubblicato il 07 Marzo 2018

“24 ore per il Signore”, dal 9 al 10 marzo il Santo aderisce all'iniziativa di preghiera di papa Francesco

Dalle ore 15.00 del 9 marzo alle 15.00 del 10 marzo celebrazioni, Via Crucis, adorazione e confessioni insieme ai frati francescani

La Basilica del Santo aderisce alla “24 ore per il Signore” indetta da papa Francesco.

Dalle 15.00 di venerdì 9 marzo fino alle 15.00 di sabato 10 marzo il Santo resterà aperto continuativamente, anche di notte.

L’invito che come francescani conventuali facciamo a tutti è di entrare a celebrare il sacramento della riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica, o anche solo a riflettere, lontano dal rumore e dalla frenesia di tutti i giorni, in un’occasione non usuale di incontro personale con la misericordia di Dio.

Come ha detto papa Francesco al termine del messaggio per la Quaresima: «Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, essa non lo è nel cuore di Dio! Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare».

Consulta il programma della "24 ore per il Signore".

 

Queste le parole del nostro rettore, p. Oliviero Svanera:

«Come basilica pontificia quest’anno ci siamo sentiti interpellati dalle parole di papa Francesco. È un messaggio forte e bello che, come frati, vogliamo lanciare a tutta la città, ad ogni uomo perché scopra il valore della preghiera e del raccoglimento interiore. Dedicare in particolare tempo al silenzio e all’adorazione, favorito dal buio della notte, dispone all’ascolto di Dio e del proprio cuore. Nel brusio incessante della comunicazione informatica, nell’invadenza della chiacchiera e nell’immaginario televisivo, una proposta come questa richiama l’urgenza di ritagliarsi un tempo per ricreare un ordine esteriore e interiore».
«Si tratta di un evento veramente straordinario, non solo perché, per la prima volta nella sua storia, la basilica sarà aperta per 24 ore, compresa quindi l’intera notte, ma anche e soprattutto perché la presenza di sacerdoti disponibili all’ascolto e al ministero della confessione può essere un’occasione per avvicinarsi al Sacramento della Riconciliazione, per cogliere l’opportunità di un cambiamento di vita e per fare l’esperienza del dono della misericordia e della tenerezza del Signore
».