Celebrazioni

Pubblicato il 24 Gennaio 2017

Al Santo il ricordo dei collaboratori di padre Cortese alla «catena di salvezza» dei perseguitati dal nazifascismo

Alla vigilia della «Giornata della memoria», in basilica si celebra la messa in ricordo delle collaboratrici e dei collaboratori del Servo di Dio padre Placido Cortese, rapito e ucciso dalla Gestapo nel 1944

Giovedì 26 gennaio, alle ore 18, nella Basilica del Santo sarà celebrata la Messa in suffragio dei collaboratori e delle collaboratrici del Servo di Dio padre Placido Cortese, nella sua opera di soccorso dei prigionieri nei campi di internamento (in particolare in quello di Padova-Chiesanuova) e nella «catena di salvezza» dei perseguitati militari, civili, ebrei dal nazifascismo.

La celebrazione sarà presieduta da padre Giorgio Laggioni, vicepostulatore della causa di canonizzazione di padre Cortese, rapito dal sagrato del Santo, torturato e ucciso dai nazisti nel novembre del 1944 nel bunker della Gestapo di piazza Oberdan a Trieste.

La Messa sarà l’occasione per ricordare, alla vigila della «Giornata della memoria», persone tanto coraggiose ed esemplari nella loro attività, nascosta e preziosa, che portò in salvo molti perseguitati negli anni terribili 1943-1944, durante i quali la città di Padova conobbe sofferenze, violenze e lutti dolorosi.

In particolare sarà ricordata la padovana Teresa Martini Redetti, scomparsa il 24 dicembre scorso all’età di 97 anni, che assieme alle sorelle Lidia, Carla Liliana e Renata, collaborarò attivamente con padre Placido Cortese nell’opera di salvezza di tanti perseguitati. Nel marzo del 1944, Teresa e Liliana vennero arrestate, deportate nel lager di Mauthausen e, successivamente, spostate nel campo di lavoro obbligatorio di Linz.

Rientrata a Padova al termine della guerra, Teresa sposò il medico Andrea Redetti, conosciuto nei campi di concentramento. Maestra per anni a Due Carrare e attiva politicamente, Teresa Martini Redetti soltanto molti anni più tardi, negli anni della vecchiaia, riuscì a parlare dei terribili mesi di prigionia nei campi nazisti e lo fece soprattutto con incontri rivolti a giovani e studenti.

Al Santo nel 2014, nello stesso luogo in cui padre Cortese confessava e dirigeva le operazioni di soccorso ai perseguitati, è stato inaugurato il suo «Memoriale», visitato ogni anno da migliaia di persone.

Qui sotto un estratto da «Padre Placido Cortese. Il coraggio del silenzio», video abbinato all'omonimo libro di Paolo Damosso dedicato alla vita di p. Cortese, edito da Edizioni Messaggero Padova. Le sorelle Lidia e Liliana Martini parlano dell'aiuto dato a P. Placido, insieme alla sorella Teresa, per mettere in fuga numerosi perseguitati dal nazifascismo negli anni della Seconda Guerra Mondiale.