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Pubblicato il 06 Marzo 2024

“I maestri dello Spirito nell’età contemporanea”: Etty Hillesum e Frère Roger di Taizé raccontati dall’associazione Corsia del Santo – Placido Cortese

L’11 e il 18 marzo alle 20.45 in Sala dello Studio Teologico al Santo. Ingresso libero

È intitolata “I maestri dello Spirito nell’età contemporanea” la rassegna di approfondimento in periodo di Quaresima dell’associazione Corsia del Santo – Placido Cortese. Due gli appuntamenti in Sala dello Studio Teologico della Basilica di Sant’Antonio a Padova, con inizio alle ore 20.45.

Lunedì 11 marzo nella serata «“Il Cielo dentro di me” anche nel lager nazista» lo storico Patrizio Zanella, introdotto da Ubaldo Camilotti del Movimento per la Vita, racconterà la figura di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese vittima dell’Olocausto. A dare il benvenuto al pubblico saranno padre Antonio Ramina, rettore della Basilica del Santo, e Anna Soatto, presidente associazione Corsia del Santo - Placido Cortese.

Nata nel 1914 a Middelburg, in Olanda, da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, Hillesum morì nel novembre 1943 ad Auschwitz, dove persero la vita anche i genitori e il fratello Mischa. Il suo Diario e le Lettere, scampati allo sterminio, sono un eccezionale documento di forza interiore e fede in Dio nonostante tutto. Hillesum offrì il raro esempio di una persona capace di incarnare la virtù morale nel momento in cui il mondo le stava crollando intorno. Nella disperazione più buia, la sua vita risplendette come una gemma.

Lunedì 18 marzo nell’incontro «Il sogno della Chiesa ecumenica» si parlerà invece dell’esperienza di Frère Roger e della comunità di Taizè con Renato Pescara, già docente di diritto comparato dell’Università di Padova ed ecumenista. Introdurrà la serata Francesca Succu, associazione Corsia del Santo Placido Cortese.

Lo svizzero Roger Schutz (1915-2005), pastore della Chiesa riformata di Neuchatel, nel 1940 decise di recarsi in Francia, a Taizé, un villaggio abbandonato della Borgogna del sud, dove acquistò una casa per ospitare rifugiati politici prima e orfani di guerra poi, vagheggiando il sogno di creare una comunità di vita che fosse segno e parabola dell’unità delle Chiese. Finita la guerra fu raggiunto dai primi fratelli di varie chiese protestanti, che si diedero una propria “Regola” di vita comune (1953). Dopo la partecipazione al Concilio Vaticano II° di frère Roger e del confratello teologo Max Thurian, l’esperienza comunitaria di Taizé richiamò in Francia un gran numero di giovani da tutto il mondo appartenenti a diverse confessioni cristiane, protestanti, cattolici, ortodossi. Da allora Taizé è diventata meta privilegiata di giovani da tutto il mondo, diventando luogo di riconciliazione con le altre confessioni cristiane.

«Nei due incontri verranno presentati due pilastri della spiritualità che hanno vissuto i valori di comprensione e giustizia, maestri di vita nella ricerca di ciò che unisce, nella capacità di trovare un senso, di accettare ciò che non possiamo comprendere e modificare, nell’alimentare la speranza anche in gravi situazioni di disumanità, nel promuovere la pace e la giustizia», commenta Anna Soatto, presidente dell’associazione Corsia del Santo – Placido Cortese. Non manca il ricordo di padre Francesco Ruffato, animatore culturale della Basilica, promotore e ispiratore delle iniziative culturali dell’associazione, scomparso lo scorso gennaio: «Lo ricordiamo con affetto e gratitudine per la profondità di pensiero, la capacità di farsi prossimo e l’incessante desiderio di arricchire le persone nello spirito, anche attraverso il teatro e la musica», conclude Soatto.

L’ingresso è libero e gratuito.

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Per informazioni: 049 8225652 - infobasilica@santantonio.org.

 

© photos Comunità di Taizé ed Enciclopedia delle donne