Giugno antoniano 2019, dal 25 maggio al 28 giugno la tradizionale rassegna di eventi in onore del Santo di Padova

“L’incontro con l’altro” è il tema della 13° edizione, a 800 anni da due incontri che cambiarono la storia del francescanesimo: quello tra san Francesco e il sultano d’Egitto e quello di sant’Antonio con dei francescani, martiri in Marocco


Il 1219 è un anno decisamente importante non solo per il francescanesimo, ma per tutta la Chiesa cattolica. In Egitto, nel bel mezzo della quinta guerra crociata, un fraticello di Assisi, armato solo del suo saio e della sua fede, oltrepassava il campo crociato per incontrare il capo dei musulmani. Quel fraticello era san Francesco e quel “nemico” era il Sultano al-Malik al-Kamil. Il loro incontro ancora oggi, dopo otto secoli, non smette di interrogarci. Ma nell’autunno del 1219, accadde anche un altro incontro che cambiò la vita di un giovane sacerdote. In Portogallo, a Coimbra, il monaco agostiniano Fernando incontrava cinque frati che stavano andando in Marocco, inviati da Francesco d’Assisi. Nel gennaio successivo i resti di quei missionari francescani, uccisi in Africa, vennero portati nella chiesa di Santa Croce a Coimbra, proprio dove si trovava Fernando: è la scintilla della vocazione francescana di quello che diventerà noto in tutto il mondo con il nome di sant’Antonio.

La 13° edizione del Giugno Antoniano si ispira idealmente a questi due incontri di 800 anni fa, e ha scelto come leit motive della rassegna in onore del Santo per antonomasia l’incontro con l’altro, con il diverso, in un clima di dialogo e di reciproca conoscenza, non solo interreligiosa, ma soprattutto interculturale.

L'immagine simbolo della 13° edizione raffigura le cupole della Basilica del Santo da dove si alzano una serie di simboli delle principali religioni, dal cristianesimo fino al taoismo.
Guarda il manifesto 2019.

 

IL PROGRAMMA DELLA 13° EDIZIONE DEL GIUGNO ANTONIANO

Tra le novità, incontri e mostre d’arte dedicati al dialogo interreligioso e interculturale, una cena medievale di beneficenza e una inedita visita guidata alle cupole della Basilica del Santo. Chiuderà il programma il concerto-testimonianza di Simone Cristicchi del 28 giugno, in cui verrà presentato il progetto di Caritas Antoniana per il 2019.

In generale, salvo ove specificato diversamente, tutti gli eventi del Giugno Antoniano, sono a ingresso gratuito e libero, fino a esaurimento dei posti.

Inoltre, in occasione del Giugno Antoniano 2019 l’Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Padova ha stabilito che dal primo al 30 giugno l’ingresso ai Musei Civici agli Eremitani (fatta eccezione per la cappella degli Scrovegni), a Palazzo Zuckermann e al Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea all'interno del Caffè Pedrocchi sarà gratuito per tutti: cittadini, visitatori, fedeli e turisti presenti in città per i festeggiamenti di sant’Antonio.

Scarica il depliant con il programma.

Inoltre dal 1 al 12 giugno sarà in vigore l'Ordinanza del Comune di Padova con permessi per BUS per carico/scarico pellegrini in corsia riservata ad alcune categorie di veicoli in un tratto di via Beato Luca Belludi, di piazza Del Santo e di via M. Cesarotti, clicca QUI.

Vediamo nel dettaglio il ricco programma per tipologia di eventi.

 

MOMENTI SPIRITUALI E CELEBRAZIONI RELIGIOSE

Tempo permettendo il Giugno Antoniano si inaugura con il pellegrinaggio di 25 chilometri a piedi dei giovani in notturna, quest’anno tra sabato 25 e domenica 26 maggio (in caso di maltempo il pellegrinaggio sarà annullato). Il tradizionale Cammino di sant’Antonio partirà alle 21.00 dal Santuario del Noce di Camposampiero (ritrovo alle 17.00) per terminare alla Basilica del Santo a Padova, dove sarà celebrata la messa solenne alle 9.00 di domenica 27 maggio, con una tappa intermedia al Santuario dell’Arcella, luogo della sua morte (informazioni e iscrizioni obbligatorie on line su www.ilcamminodisantantonio.org). L’itinerario ripercorre il viaggio che Antonio il 13 giugno del 1231, sentendosi prossimo alla morte, volle intraprendere dal convento di Camposampiero per giungere alla Chiesa di Santa Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che diventerà la Basilica che porta il suo nome.

Il cammino notturno dà idealmente l’avvio alla Tredicina in onore del Santo, che inizierà venerdì 31 maggio. Il santuario antoniano per tutti i tredici giorni antecedenti la Solennità del Santo ospiterà celebrazioni religiose, pellegrinaggi e, appunto, il seguitissimo momento della Tredicina (dalle 17.00 santo rosario, Tredicina e messa in diretta live-streaming). Tra le celebrazioni particolari, da ricordare, La notte di miracoli, ovvero la Tredicina dedicata ai giovani, di sabato 8 giugno alle 21.00: basilica aperta fino a mezzanotte per la veglia dei giovani, l’adorazione e l’evangelizzazione di strada da parte di frati e volontari.

Spiritualità e devozione si fondono anche nella Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio che si svolgerà mercoledì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia, e che segna l’apertura cittadina della Festa di sant’Antonio come da statuti comunali del 1276. La sacra rappresentazione che rievoca l’ultimo viaggio terreno del Santo culminerà con l’arrivo del carro al santuario arcellano, dove Antonio spirò, e il tradizionale concerto delle campane che dall’Arcella si estenderà ai campanili di tutta la città alle 21.30. L’evento è in collaborazione con la Diocesi di Padova e le parrocchie cittadine.

Le celebrazioni religiose raggiungeranno il culmine il giorno della Festa del Santo, giovedì 13 giugno. Numerose le sante messe in Basilica, che rimarrà aperta dall’alba fino a notte (ore 5.30 – 22.30). Tutte le celebrazioni saranno trasmesse in diretta live-streaming. Alle 18.00 l’attesa processione per le vie della città di Padova con le reliquie e la statua del Santo. La cittadinanza è invitata a esporre i drappi antoniani lungo il percorso del Transito e della processione (per informazioni: Arciconfraternita di sant’Antonio, tel. 049-8755235, segreteria@arciconfraternitadelsanto.com).

Sabato 22 giugno alle 17.00, infine, si svolgerà una particolarissima celebrazione in basilica dedicata a Sant’Antonio Casamenteiro per quanti cercano un senso alla vita, la propria strade e … “l'anima gemella”, seguita da un momento di festa e fraternità nei chiostri. Lo scorso anno, nella sua prima edizione, la navata centrale della Basilica era gremita di gente, giovane o “diversamente giovane”, decretando il successo dell’iniziativa.

 

INCONTRI CULTURALI ED EVENTI

Sabato 1 giugno alle 21.00 il sagrato della Basilica del Santo ospiterà la cerimonia del 45° Premio Nazionale della Bontà Sant’Antonio di Padova con un omaggio musicale del Coro Pueris cantores del Veneto e dell’Orchestra barocca I musicali effetti. La cerimonia del premio promosso dall’Arciconfraternita del Santo, che si compone di due sezioni - un concorso destinato alle scuole e il “Premio Nazionale della Bontà” conferito ad adulti che si sono contraddistinti con buone azioni scelte quali esempio per i giovani - sarà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Telechiara (in caso di maltempo la cerimonia si svolgerà in basilica).

Lunedì 3 giugno alle 21.00, nel Chiostro del Noviziato, al Santo, si terrà l’incontro interreligioso “Perdonare le nostre diversità” con il francescano conventuale padre Fabio Scarsato, direttore editoriale delle Edizioni Messaggero Padova, l’ebreo Davide Assael, presidente dell'Associazione Lech Lechà e conduttore radiofonico, e il musulmano 'Abd al-Ghafur Masotti, segretario generale dell’Accademia di Studi Interreligiosi di Milano. Masotti e Assael sono gli autori del volume Il perdono, edito da EMP per la collana “Punti di incontro” sul dialogo interreligioso con testo bilingue, italiano e arabo.

Martedì 4 giugno alle 20.45 in Sala Paladin a Palazzo Moroni la serata “I Giovani del SERMIG incontrano le città”, in collaborazione con l’Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese. Saranno presenti i Giovani della Pace di Padova e Bergamo, organizzatori delle ultime due edizioni dell’appuntamento mondiale (Padova nel 2018, lo scorso 11 maggio Bergamo). Presenteranno il Mondiale dei giovani della pace e il Patto tra le generazioni, con particolare attenzione agli aspetti del dialogo, della accettazione delle diversità e della ricerca dei punti di incontro. Sono invitati in particolare il mondo degli adulti e delle istituzioni.

Mercoledì 5 giugno alle ore 20.45 al Cinema Porto Astra, in Sala Fronte del Porto, verrà proiettato il docufilm “The Sultan and the Saint” dedicato all’incontro tra “Francesco e il sultano”. Il film è in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano. Seguirà un dibattito organizzato dall’Ordine Francescano Secolare di Padova.

Giovedì 6 giugno alle 20.45, all’Oratorio di San Giorgio, una originale anteprima della mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, tartari e mori al Santo” a cura della Veneranda Arca di S. Antonio: una conversazione di Giovanna Baldissin Molli incentrata sulla presenza dei diversi, dei foresti, dei lontani e di quanti erano percepiti come potenziali nemici, o come rappresentanti di un affascinante mondo lontano, nella basilica del Santo e nell’oratorio di San Giorgio, con canti medievali e tamburi d’Africa. Si esibiranno all’interno dell’oratorio la Schola di canto gregoriano e medievale Psallite Sapienter diretta dal maestro Letizia Butterin, e all’esterno, sul sagrato della basilica, i musicisti di djambe Falilou Seck, Julien Mendy, Lamine Drame Thioss insieme a musicisti italiani riuniti da Paolo Agostini di Ritmolandia (in caso di pioggia, l’esibizione coi tamburi sarà spostata all’ingresso del Chiostro della Magnolia).

Venerdì 7 giugno alle 18. 00 al Cinema Porto Astra, in Sala Fronte del Porto, la tavola rotonda sul dialogo interreligioso e interculturale “Francesco e il Sultano, un dialogo ancora attuale” vedrà confrontarsi padre Fabio Scarsato (EMP) e Ahmad Abd al Aliyy Venanzi della sezione Giovani della COREIS, la Comunità Religiosa Islamica Italiana. L’evento è promosso dall’Ordine Francescano Secolare di Padova.

Sabato 8 giugno, in due momenti, alle 12.00 e alle 19.15, sul sagrato del Santo, il “Concerto del Giglio”, l’omaggio a Sant'Antonio con la banda comunale di Brusciano. La formazione musicale in forma ridotta omaggerà i molti devoti che giungeranno a Padova in prossimità dei festeggiamenti antoniani con una sorta di anteprima della cosiddetta “Ballata dei Gigli in onore di sant’Antonio di Padova”, la tradizionale manifestazione giunta alla sua 144° edizione che il prossimo agosto contraddistinguerà la Festa dei Gigli di Brusciano, in provincia di Napoli.

Sempre sabato 8 giugno ma a Camposampiero, alle 18.00, con partenza dal viale alberato del Santuario del Noce e arrivo in villa Campello, si correrà la 3° Sant’Antonio Run, manifestazione podistica-ludico motoria, di 5, 10 e – novità di quest’anno – anche 18 chilometri di corsa o camminata, adatta anche a famiglie e bambini. La corsa attraversa o lambisce numerosi punti di interesse storico e paesaggistico: il complesso dei Santuari Antoniani, il tessuto medievale di Camposampiero, città d’acque col suo reticolo di fiumi e canali, palazzo Tiso, le torri, il percorso Muson dei Sassi, la ciclopedonale Ostiglia, un tratto del Cammino di Sant’Antonio, le ville venete Querini e Campello, lungo il corso del Muson Vecchio. Quest’anno l’arrivo è previsto in piazza Vittoria con ristoro e intrattenimento. Iscrizioni a pagamento alla partenza (3,00 euro singoli partecipanti; 2,5 euro a persona se in gruppo). Per info e pre-iscrizioni: tel. 340 0553369 - 349 8923931 o Facebook @santantoniorun. Ritrovo partecipanti alle 17.00 per riscaldamento prima dell’avvio.

Piazza del Santo e i portici di Via del Santo e di Via Cesarotti ospiteranno domenica 9 giugno dalle 8.00 alle 19.00 la rassegna d’arte All’ombra del Gattamelata con concorso di pittura in onore di Antonio. Il titolo della selezione scelto quest’anno è “Sant'Antonio e i Padovani (premiazione alle 17.00). La manifestazione è a cura dell’Associazione Gattamelata. Per info per esporre: associazionegattamelata@gmail.com.

Sabato 15 giugno alle 20.00, nel Cortile di Palazzo Moroni, Cena medievale “Incontro di sapori: viaggio culinario fra storie, giocoleria, musiche e danze”. Sarà “un viaggio nel tempo” che porterà i commensali nel Medioevo dei cibi, della cucina, dello stare a tavola e dell’intrattenimento. La serata è a cura dell’Associazione Palio Arcella, che devolverà parte dell’incasso in beneficenza al Progetto Caritas Antoniana 2019. Ingresso a pagamento (euro 30,00 a persona) e su prenotazione obbligatoria entro lunedì 10 giugno. Posti disponibili 120. Per informazioni e prenotazioni: tel. 338 4624145 - 347 4806316. Scarica il depliant con info e menù.

Lunedì 17 giugno alle 20.45 in Sala dello Studio Teologico del Santo incontro interreligioso “Maria, un ponte tra Cristianesimo e Islam”. A dialogare due autorevoli voci della teologia, il cristiano padre Fabio Ciardi e la musulmana Shahrzad Houshmamd. La figura di Maria accomuna le due religioni: se è fondamentale per il Mistero cristiano, è altrettanto significativa per il Corano, dove il suo nome è molto citato. Ciardi è professore ordinario all’Istituto di Teologia della vita consacrata “Claretianum” di Roma e direttore del Centro di studi dei Missionari Oblati di Maria Immacolata; Houshmand, iraniana, è docente di studi islamici alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. L’incontro è promosso dalla Milizia dell’Immacolata del Santo e dal Movimento dei Focolari di Padova.

 

CONCERTI

Non mancheranno gli appuntamenti dedicati alla musica sempre molto apprezzati dal pubblico del Giugno Antoniano. Si inizia sabato 8 giugno alle 20.45 al Santuario dell'Arcella con Rosso di sera … Concerto per sant’Antonio” con il Romabarocca Ensemble diretto dal maestro Lorenzo Tozzi che eseguirà in prima assoluta la Cantata napoletana per S. Antonio (1738) di Girolamo Rossi e altri brani, tra cui il Salve Regina di Pergolesi.

Martedì 11 giugno alle 20.45 il Teatro Verdi ospiterà il “Concerto della Banda della Polizia di Stato” in occasione dei festeggiamenti di sant'Antonio (organizza la Questura di Padova).

Venerdì 14 giugno alle 20.45 in Basilica del Santo il concerto “Musica per li superni chiostri” su musiche di Francesco Maria Zuccari, un grande maestro francescano ritrovato. Si tratta della prima esecuzione moderna assoluta della Messa in Do minore di Zuccari eseguita in Basilica tre secoli fa, diretta a quel tempo da padre Vallotti e Giuseppe Tartini. L’esecuzione è affidata all’Orchestra Barocca di Cremona, ensemble con strumenti originali (5 solisti), e al Concento (coro a 5 voci), entrambi diretti dal maestro concertatore Giovanni Battista Columbro, specialista di musica barocca italiana e Commendatore della Repubblica per meriti culturali. Recente la registrazione discografica (2018) dell’intera Messa per l’etichetta Urania Records. La trascrizione e la pubblicazione a stampa della partitura, a cura dello stesso maestro, è reperibile nel Corpus Musicum Franciscanum custodito al Santo.

Giovedì 20 giugno alle 20.45, sempre in Basilica, si terrà il concerto mozartiano “Cosmiche armonie” promosso dalla Veneranda Arca di S. Antonio insieme all’Università di Padova, per sottolineare come anche gli enti e le istituzioni cittadine possano e debbano dialogare, in questo caso attraverso una serata di bellezza e armonia, nel segno della musica, quale altissima espressione dei concetti di accordo corale. Si esibiranno il Coro grande e l'orchestra del Concentus Musicus Patavinus, diretti rispettivamente dai maestri Antonio Bortolami e Mauro Roveri, con la partecipazione del Coro Polifonico di Piove di Sacco diretto dal maestro Raffaele Biasin. Il programma mozartiano prevede, tra l’altro, la Krönungsmesse e il Te Deum. Le due formazioni del Concentus Musicus Patavinus sono composte da studenti, personale docente e tecnico-amministrativo dell'ateneo di Padova. Attualmente composta da 30 elementi, l'orchestra si è esibita in prestigiose sale da concerto in Veneto, Trentino e Lombardia, e ha collaborato con importanti solisti e direttori orchestrali. Il Coro Grande attivo da 11 anni è aperto anche a chi non frequenta l’università.

Evento clou del Giugno Antoniano, che chiuderà la rassegna 2019, sarà venerdì 28 giugno alle 20.45 nel Sagrato della basilica, il concerto “Abbi cura di me tour” di Simone Cristicchi. Il concerto raccoglie i più grandi successi del cantautore romano oltre ad “Abbi cura di me”, il brano con cui ha gareggiato al 69° Festival di Sanremo, scritto dall’artista con Nicola Brunialti e Gabriele Ortenzi con la produzione artistica di Francesco Musacco ed esecutiva di Francesco Migliacci. Oltre ai successi presentati negli anni al Festival di Sanremo (tra tutti nel 2007 “Ti regalerò una rosa”, che gli è valsa la vittoria, il "Premio della Critica Mia Martini" e il Premio Sala Stampa Radio-Tv), il nuovo tour ripercorre tutta la sua straordinaria carriera partendo dai giorni nostri fino ad arrivare agli esordi nel 2005 con il tormentone “Vorrei cantare come Biagio”. Un viaggio alla scoperta e alla riscoperta del mondo versatile e dalle mille sfaccettature di questo eclettico artista, che ha fatto della sottile ironia unita alla riflessione profonda la sua cifra stilistica. In caso di maltempo, il concerto si svolgerà all’interno del santuario antoniano, fino a esaurimento dei posti. Nel corso della serata verrà presentato il progetto che la Caritas Antoniana realizzerà nel corso del 2019 in Togo: un centro per offrire, attraverso il lavoro, alle persone con malattie psichiatriche la possibilità di tornare alla vita.

 

VISITE GUIDATE

Ricco il programma di visite guidate gratuite per riscoprire i luoghi antoniani della città.

Tutti i sabati di giugno alle 11.00 (1, 8, 15, 22, 29 giugno) l’Arciconfraternita del Santo promuove visite guidate all’oratorio antoniano di Santa Maria dei Colombini in via dei Papafava a Padova (visite senza prenotazione). L’oratorio è un luogo carico di suggestione, dalla storia antica e custode di due importanti reliquie antoniane delle origini. Fu fatto edificare da frate Antonio nel 1227, al tempo della sua prima venuta a Padova, come luogo per gli incontri di preghiera di un gruppo di penitenti da lui convertiti e istruiti. Nei giorni di visita l’oratorio sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00.

La Biblioteca Antoniana propone invece per domenica 2 e domenica 9 giugno alle 10.00 “La biblioteca antoniana svela i suoi tesori”, visite guidate condotte dal padre bibliotecario Alberto Fanton. Iscrizione obbligatoria telefonando allo 049. 8225652. La biblioteca, risalente al XIII secolo, custodisce 90.000 volumi a stampa e 828 manoscritti di grande valore storico artistico, compresi centinaia di preziosissimi manoscritti musicali di Galluppi, Tartini e degli altri Maestri succedutesi nei secoli alla direzione della Cappella Musicale del Santo. Gli affreschi che adornano il Salone Settecentesco, opera di Giovanni Antonio Pellegrini, sono stati recentemente restaurati grazie al contributo della Fondazione Cariparo, che ha permesso anche l’adeguamento degli ambienti attraverso l’installazione di impianti di illuminazione e di climatizzazione. L'Antoniana è una delle poche biblioteche francescane antiche che si è conservata quasi integra, fino ad oggi, sfuggendo a razzie e dispersioni.

Una proposta inedita e del tutto eccezionale è quella promossa dai frati del Santo in collaborazione con la Messaggero di sant’Antonio Editrice, di visite guidate alle cupole della Basilica. “Tramonto dalle cupole del Santo”, questo il titolo dell’iniziativa, si svolgerà ogni martedì, venerdì e sabato del mese di giugno a partire dal 4 giugno alle 19.30. Un tour di due ore tra spiritualità e trekking guidati da un frate alla scoperta delle 8 cupole del Santo, dei suoi vari meandri fatti di scale, cunicoli ed esili torri, adibite a campanili e con la conclusione sulla “loggia dell’Angelo” (54 metri di altezza), il punto più alto e panoramico della Basilica, proprio all’ora del tramonto. Un percorso straordinariamente aperto al pubblico solo su prenotazione. Per le caratteristiche dell’itinerario, che include camminamenti originariamente utilizzati per sole ragioni manutentive, alcuni passaggi possono presentare difficoltà di percorrenza e non sono adatti a tutti. Il dislivello complessivo corrisponde convenzionalmente a 20 piani di condominio, con molti gradini più alti del normale. Per ragioni di sicurezza, la salita è sconsigliata a persone con problemi cardiologici o di deambulazione, oppure sofferenti di vertigini, claustrofobia o analoghi impedimenti. È opportuno indossare vestiario comodo e non impegnativo, calzare scarpe chiuse con suola in gomma, escludendo tacchi.
Prenotazione obbligatoria con contributo di 25,00 euro a sostegno dei restauri della Basilica.
Massimo 12 persone per ogni turno. In caso di pioggia la visita viene rimandata al giorno seguente.
ATTENZIONE! Le iscrizioni per le visite "Tramonto dalle cupole del Santo" sono chiuse dal 3 giugno 2019 per esaurimento dei posti disponibili.

Nelle domeniche 9 e 16 giugno alle 11.00 si svolgeranno le tradizionali visite storico-devozionali alla scoperta della Scoletta del Santo, prestigiosa sede dell’Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova a far data dal 1427 (non serve la prenotazione). L’edificio che affaccia sul sagrato della Basilica contiene pregevoli opere d’arte fatte realizzare dalla Arciconfraternita nel corso dei secoli per educare i propri membri alla vita cristiana attraverso gli insegnamenti e le esperienze di vita e di apostolato di sant'Antonio. Il cuore della visita è costituito dalla Sala Priorale, con il suo meraviglioso ciclo di dipinti rinascimentali tra i quali spiccano, accanto a quelli di Girolamo Tessari, Bartolomeo Montagna, Jacopo da Verona, Domenico Campagnola, Antonio Buttafuoco, i tre realizzati da Tiziano Vecellio nel 1511.

 

ESPOSIZIONI

Dal 23 maggio al 6 luglio, nelle Salette del Museo Antoniano, si potrà visitare l’esposizione “Il Santo com’era. Raffigurazioni della Basilica attraverso i secoli”, curata dalla Veneranda Arca di S. Antonio. La mostra, in un nuovo spazio espositivo recentemente restaurato vicino al Museo Antoniano e con accesso diretto dal Chiostro del Beato Luca Belludi, racconta l'evoluzione della fabbrica della basilica di Sant'Antonio e del convento dal Rinascimento all'età contemporanea attraverso libri antichi, disegni, dipinti, vedute e incisioni e persino matrici originali. Si tratta di importanti opere, alcune esposte per la prima volta al pubblico, che illuminano, con testimonianze dirette e inedite, oltre al mutato aspetto della basilica attraverso i secoli anche aspetti del costume, della cultura, delle attività produttive e dell'identità stessa della società padovana nel suo rapporto con il Santo. Organizzata dalla Veneranda Arca del Santo insieme a Museo Antoniano e Centro Studi Antoniani, con il contributo di Wide Group SpA, presenta una selezione di opere rare e inedite, provenienti dalle diverse raccolte del complesso antoniano e da collezioni private, che bene illustrano l'aspetto architettonico e artistico del complesso basilicale di Sant'Antonio e delle aree contermini del capoluogo patavino, anche attraverso testimonianze relative a eventi fondamentali della sua storia, quali le modificazioni di epoca rinascimentale, dettate da cambiamenti negli usi liturgici, il terribile incendio del 1749 e le profonde alterazioni in epoca moderna. Tra le opere esposte spiccano per importanza e valore storico artistico un rarissimo acquerello seicentesco con momenti di vita cittadina attorno alla basilica, una splendida veduta ottocentesca della basilica di Antoine Marie Perrot, rare vedute di importanti incisori tra i quali Giacomo Ruffoni, il padre Coronelli, Giorgio Fossati, Pietro Scattaglia, Giovanni Battista Brustolon, Ignazio Colombo e Pietro Chevalier, alcune accompagnate dalla propria matrice originale in rame, fino alle antiche affascinanti opere a stampa del padre Polidoro, Angelo Portenari, Giovanni Battista Rossetti e Bernardo Gonzati. Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Ingresso gratuito a flusso controllato.

Il Chiostro del Generale al Santo dal 25 maggio al 23 giugno ospiterà l’esposizione “I santi della porta accanto. Giovani testimoni della Fede”, mostra fotografica a cura di Gerolamo Fazzini, giornalista e scrittore, realizzata dall'Associazione Don Zilli. L’esposizione promossa dal Centro Francescano Giovani della Basilica del Santo prende spunto dalla particolare attenzione al mondo giovanile espressa dalla Chiesa di papa Francesco, culminata nel Sinodo dei Vescovi dello scorso ottobre e nella recente esortazione apostolica di papa Francesco "Christus vivit". La mostra si articola in 32 pannelli con ritratti di giovani donne e giovani uomini, italiani o stranieri, che hanno preso sul serio il Vangelo e lo hanno provato a vivere, con radicalità, gioia ed entusiasmo, secondo la loro specifica vocazione (sacerdotale, religiosa, laicale, coniugale...). Le loro storie, che rappresentano una "santità possibile" e “della porta accanto”, sono presentate con un linguaggio moderno e accattivante. Tra di esse, quella del Servo di Dio Carlo Acutis, morto quindicenne di leucemia, molto devoto di sant’Antonio, e del padovano padre Ezechiele Ramin, missionario comboniano ucciso ad Aripuana in Brasile nel 1985 per il suo impegno in favore dei poveri.

Dal 9 giugno al 4 ottobre sarà visitabile al Museo Antoniano la mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo”, anch’essa curata da Veneranda Arca di S. Antonio. L’idea è nata dalla collaborazione con il Liceo Romano Bruni di Ponte di Brenta e gli studenti del professor Gionata Tasini che, incuriositi dalla presenza di una bella mazza d’onore del tardo Rinascimento nella Cappella del Tesoro al Santo, hanno compiuto uno studio nell’Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio e nell’Archivio Storico dell’Università di Padova per evidenziare le connessioni del donatore della mazza, il re polacco Giovanni III Sobieski, l’eroe della battaglia di Vienna contro i Turchi, con Padova. Nella mostra saranno esposti oggetti preziosi provenienti dalla Basilica e documenti dell’Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio. Tra questi, oltre alla mazza d’onore, il Reliquiario della terra portata dall’Oriente dal beato Odorico da Pordenone, il Reliquiario del bicchiere di Aleardino. Reperti significativi dei rapporti, a volte drammatici, a volte pacifici e forieri di scambi reciproci, che l’Occidente ha avuto, dal Medioevo in avanti, con l’Oriente. Il catalogo della mostra, in collaborazione con EMP, prevede anche una sezione dedicata al recente volume illustrato Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere di Luca Salvagno (ed. EMP, 2018), graphic novel sul viaggio in Oriente del Beato Odorico da Pordenone, che proprio nel convento del Santo, scrisse, nel 1330, il resoconto del suo lungo percorso, e delle cose mirabili che vide in quelle terre lontane. La mostra si prolungherà fino a settembre, quando, in occasione di Solidaria, verranno esposte nelle Salette del Museo Antoniano le tavole illustrate originali di Salvagno. Per il vernissage, domenica 9 giugno alle 11.00, l’ingresso è gratuito, per gli altri orari di apertura (da martedì a domenica ore 9-13.00 e 14-18.00) l’ingresso è a pagamento, secondo le modalità del Museo Antoniano (info biglietti su www.santantonio.org).

Dal 15 giugno al 6 luglio la Biblioteca Antoniana sarà infine la prestigiosa sede di due esposizioni contigue: “700 Veneziano”, a cura di Fabrizio Magani, e “Coronelli e il suo tempo”, a cura di padre Alberto Fanton e Alessandro Borgato. Quest’ultima di argomento geografico e ambito cartografico, in collaborazione con la Veneranda Arca di S. Antonio, esporrà importanti atlanti a stampa del XVII e XVIII secolo della collezione della Biblioteca. Sarà possibile ammirare due eccezionali globi, uno celeste e l’altro terrestre, del padre Vincenzo Coronelli, frate francescano, cosmografo ufficiale della Serenissima e fondatore dell’Accademia degli Argonauti, la prima società di geografia al mondo. Di Coronelli verrà inoltre esposto un vasto corpus di opere tra le quali l’Atlante Veneto, L’Isolario, il Corso geografico e il Teatro delle città e dei porti dell’Europa, contenenti carte terrestri e celesti, mappe geografiche, piante di città e grandiose vedute del mondo, tra cui alcune vedute di Padova e della Basilica del Santo. La mostra “700 veneziano”, promossa da Graziano Gallo e Veneranda Arca di S. Antonio con la curatela di Fabrizio Magani, proporrà invece una sequenza di 30 dipinti da collezioni private di maestri veneti dell'ultimo secolo di vita della Serenissima Repubblica, che confermano l'originalità e la varietà di un grande momento dell'arte veneta ed europea. In mostra opere di Giuseppe Zais, Giambattista Piazzetta, Gaspare e Antonio Diziani, Rosalba Carriera, Jacopo Amigoni, Luca Carlevarijs, Francesco Zugno, Francesco Battaglioli, Michele Marieschi, Lorenzo Tiepolo, Maestro del Ridotto, Marco e Sebastiano Ricci, Francesco Guardi, Pietro Longhi, Francesco Zuccarelli, Giambattista Cimaroli, Francesco Fontebasso, Francesco Capella, Antonio Arrigoni, Giuseppe Bernardino Bison, Gian Domenico Tiepolo, Giambattista Pittoni, oltre che di Giovanni Antonio Pellegrini, autore anche degli affreschi del Salone della Biblioteca. Ingresso gratuito a gruppi di non più di 15 persone alla volta. Orari: da lunedì a venerdì ore 10-12.30 e 15-18.30; sabato ore 10-12.30.

 

INFO

www.santantonio.org
Facebook: Giugno Antoniano
Tel. 049-8225652
Email: infobasilica@santantonio.org
www.padovanet.it

Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, con la collaborazione quest’anno di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione Palio Arcella. La realizzazione della manifestazione è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) che valorizza il territorio con molteplici interventi e che, anche quest’anno, ha voluto credere nel messaggio del Giugno Antoniano. La rassegna ha ricevuto inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, della Nuova Provincia di Padova, dei Comuni di Camposampiero e Anguillara Veneta, del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova. A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti promuovono la manifestazione.