Undicesima video-meditazione:
"Prendersi cura della cosa pubblica"

Tredici martedì con sant'Antonio, martedì 24 maggio 2016
A cura di p. Enzo Poiana

Ascoltiamo

«Tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per l’indifeso nella sua angoscia, un rifugio contro la tempesta, un’ombra contro l’arsura; poiché il soffio dei tiranni era come una tempesta che batte la muraglia». (Is 25,4)

«Comportatevi da cittadini degni del vangelo». (Fil 1,27)

Meditiamo

Papa Francesco ha scritto che può esistere un’etica senza bontà. Alla stessa maniera si può essere un cittadino impeccabile senza essere un cittadino buono. Una cosa è la cittadinanza, un’altra è lo sporcarsi le mani per la propria città, il prendersi cura degli altri, il donare tempo e passione per il bene di tutti. Papa Paolo VI disse che la politica è la forma più alta della carità. Questo vale per gli amministratori, ma anche per noi, che nel nostro piccolo possiamo lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato. Un mondo fatto di persone, di relazioni, di speranze. Un mondo in cui il mio bene non vale più del tuo.

Preghiamo

Dio d’amore, mostraci il nostro posto  come strumenti del tuo affetto, perché nemmeno un nostro fratello è dimenticato da te. Illumina i padroni del potere e del denaro perché amino il bene comune, promuovano i deboli  e abbiano cura del mondo che abitiamo.

(Papa Francesco, «Preghiera cristiana con il creato»)

Riflettiamo

  • Mi sento parte della mia comunità parrocchiale, del mio quartiere, della mia città?
  • Cosa mi fa scattare il senso di appartenenza?
  • Negli ultimi mesi mi sono preso un impegno concreto per gli altri e per il bene comune?
  • Cosa potrei fare per essere un cittadino buono? A chi potrei dedicare un po’ del mio tempo per rendere migliore il mio piccolo mondo?

Preghiera a sant'Antonio

Caro sant’Antonio, aiutami a non pensare solo a me stesso. Donami la grazia di sentirmi parte della mia comunità civile, di sentirmi responsabile di chi mi vive accanto e di impegnarmi per il bene di tutti.